Aniello Barone è nato a Napoli nel 1965 e dopo aver conseguito la laurea in Sociologia si è dedicato allo studio della fotografia mostrando particolare attenzione al paesaggio urbano, soprattutto a quello periferico e al tema dell’immigrazione ad esso connesso.
Attualmente, Barone si sta dedicando ad un progetto, con scatti che comprendono un arco temporale compreso tra il 2007 e il 2015, sulla condizione dell’uomo contemporaneo nel paesaggio: una serie di fotografie, sviluppate sul piano orizzontale, in cui gli accumuli di rifiuti diventano parte integrante del territorio, e dove edifici, in riva al mare, abbandonati e ormai in rovina risultano lo specchio di una lotta impari tra uomo e natura. Non c’è alcuna collocazione geografica riconoscibile e la presenza umana è completamente eliminata, rimane la fotografia di un nuovo paesaggio in cui l’uomo ha lasciato una sua traccia a ridefinire una condizione territoriale preesistente.