Armando De Stefano, classe 1926, ha iniziato il suo percorso artistico da ragazzo, durante la Seconda guerra mondiale, quando a Napoli disegnava personaggi famosi di colonnelli e militari americani. Si è iscritto a 15 anni all’Accademia e ha avuto tra i suoi più illustri maestri anche Emilio Notte.
I suoi esordi sono già segni evidenti di scelte avanzate, di adesione al rinnovamento del linguaggio dell’arte visiva che a Napoli aveva ragione sulla dipendenza alla tradizione ottocentesca. Partecipa subito al dibattito tra realisti e astrattisti che portò alla formazione del “Gruppo Sud”, esponendo, nel Marzo del 1948, con Lippi, Montefusco,Tatafiore, Causa, De Fusco, De Florio e Veroli nella prima galleria “Al Blu di Prussia”, fondata da Guido, insieme al fratello Riccardo Mannajuolo, tranne subito dopo a cercare la sua strada, unicamente tracciata dal suo stile che fin dall’inizio caratterizza fortemente le sue tele.
Gli anni dal ’56 al ’61 lo hanno visto impegnato in un’area che si richiama all’Espressionismo materico e astratto. Dal ’62 è ritornato invece alla figurazione. Sono così nati i cosiddetti “grandi cicli” che, dall’Inquisizione a Masaniello, dalla Rivoluzione napoletana del ’99 al Profeta, lo vedono ancora oggi impegnato in questo percorso di ricerca storico-documentaristica.
Nel 1963-64 espone alla mostra Peintures italiennes d’aujourd’hui, organizzata in Medio Oriente e in Nordafrica, riscuotendo grandi consensi di critica e alimentando notevolmente la sua formazione artistica.
Ha lavorato come artista per molti anni con il Club Sant’Erasmo di Milano e, dal 1950 al 1992 ha insegnato presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ha anche dipinto il soffitto dello studio del rettore e dove è stato il maestro di vari artisti come Guglielmo Longobardo.
Ha partecipato alla Biennale di Venezia dal 1950 al 1956 e nel 1961 è presente al Padiglione Italia della Biennale di Venezia e alla Rassegna Internazionale di Madrid. Ha aderito, inoltre, alla Quadriennale d’Arte di Roma nel 1951, nel 1955, nel 1960 e nel 1986.
Di recente, tra le sue mostre più importanti, ha esposto al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli) e al MADRE (Museo di Arte Contemporanea di Napoli).
Le sue opere sono ospitate nella chiesa della Santissima Annunziata e nella chiesa di San Giovanni Evangelista (frazione Bonea) in Vico Equense e, soprattutto, è presente nei maggiori Musei Nazionali e Internazionali delle seguenti città: Napoli, Chieti, Vasto, Giulianova, Milano, Firenze, Mosca, New York (nella collezione Ernst Kahn), Chicago (fondazione Marschall Field) e Durazzo (Albania).
E’ Napoli la città che lo attrae, che lo ha sempre attratto e che vuole cantare, e farlo, per il Maestro De Stefano, significa raccontare la Storia Universale, passando dai percorsi più arcaici al Mito. Nel 2016, in occasione del suo novantesimo compleanno, il Comune di Napoli, per le sue benemerenze artistiche, gli ha conferito la medaglia d’oro della Città.